Giacca di Jeans ispirata al Fregio di Palazzo Stoclet, 1905-1909
Nel 1904 l’industriale belga Adolphe Stoclet affidò a Klimt la realizzazione di un fregio decorativo per la sala da pranzo del suo nuovo palazzo. Klimt fu entusiasta dell’incarico e vi lavorò assiduamente per ben 4 anni. Per i due lati lunghi della sala progettò dei mosaici centrati sul motivo dell’Albero della Vita a cui si affiancano le figure dell’Attesa e del Ricongiungimento. L’opera appartiene al periodo aureo dell’artista ed è tra le più emblematiche della sua produzione sia per la tematica simbolista del ciclo della vita, molto caro a Klimt, che per i riferimenti pluriculturali (dal motivo dell’occhio egiziano, alla tecnica musiva perfezionata durante i viaggi a Ravenna, al soggetto stesso dell’Albero della Vita). Il fregio, così come l’intero palazzo Stoclet, a cui lavorarono anche grandi nomi dell’architettura come Hoffman, è uno dei più clamorosi esempi di Gesamtkunstwerk, letteralmente “opera d’arte totale”. Si tratta di uno dei grandi ideali del movimento di Art&Crafts – Secessionisti in Austria – che attribuisce la stessa importanza a tutte le forme di espressione artistica e all’artigianato promuovendone l’interazione e il dialogo.
Lo spirito libero e creativo di Klimt ne fu un grande promotore: egli non si limitava infatti alla pittura ma padroneggiava alla perfezione anche altre tecniche artistiche e artigianali come quella musiva e il trattamento dei metalli. La suggestività e la potenza delle opere di Klimt deve senza dubbio molto all’apertura dell’artista a questa grande varietà di tecniche e di culture al servizio del suo genio creativo.
La scelta dell’Albero della Vita di Klimt riposa, oltre che sulla potenza, sul fascino e sul significato dell’immagine, sopratutto sulla volontà di celebrare questa idea di arte totale e libera.
Esaurito